Riassunto italiano: Antonio Gramsci sviluppò un modello di critica letteraria assai specifico, secondo il quale il contenuto storico-politico dell’arte e la sua qualità estetica sono considerati due aspetti nettamente distinti. Con questo approccio pareva avvicinarsi alla filosofia idealista di Benedetto Croce, la cui Estetica però si fonda sull’idea – ben poco materialista – dell’autonomia dell’artefatto. Per questa ragione la (supposta) “Estetica” di Gramsci pare essere stata sottovalutata o persino trascurata dal ‘gramscianesimo’ di stampo marxista. Va considerata invece come parte integrante della teoria dell’egemonia: la sfera storico-ideologica infatti è l’aggancio per raggiungere gli uomini e quindi per qualsiasi trasformazione sociale, la sfera della qualità estetica invece per la loro disposizione a farsi raggiungere.
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